La posa del parquet rappresenta uno dei passaggi più delicati. La combinazione ottimale è l’incontro tra un buon prodotto ed un bravo tecnico affinché il risultato finale sia all’altezza delle aspettative. Un buon materiale montato male si svilisce e ti rende scontento. Fondamentale è quindi il ruolo dei tecnici posatori, figure che devono essere adeguatamente formate.
Il pavimento in legno esiste da tantissimi anni e nel corso della storia i sistemi di posa sono cambiati molto.
In passato le assi in legno massiccio venivano inchiodate al pavimento con svantaggi quali rumori, scricchiolii, movimenti e fessurazioni. Negli anni ’80 con l’introduzione del parquet in legno industriale a due strati, per ovviare la scarsa stabilità delle tavole, si è affermato l’uso di incollare le tavole al fondo. Ancora oggi questo metodo di posa è molto diffuso e anche nel caso di tavole a tre strati non realizzate a regola d’arte, resta una scelta quasi obbligata.
Come si posa il parquet: la posa flottante
Ti starai forse chiedendo anche se puoi posare il tuo legno su una superficie già esistente: CERTAMENTE!
I nostri pavimenti è importante siano posati FLOTTANTI: significa che possono essere posati su qualsiasi superficie purché planare, con un dislivello massimo di 2 mm ogni 2 m.
Abbiamo già parlato di salubrità indoor e biocompatibilità e in questa filosofia la posa flottante è la scelta che più si avvicina a questo mood, dal momento che prevede un semplice appoggio delle tavole sul piano di posa, senza utilizzo di colle e altri materiali potenzialmente nocivi e un meccanismo ad incastro per garantire l’unione tra asse e asse.
Il sistema risulta veramente efficace a patto però di utilizzare plance che rispettino determinate caratteristiche quali:
- una struttura stabile di qualità, esclusivamente a tre strati;
- un meccanismo ad incastro resistente;
- delle dimensioni preferibilmente importanti per garantire maggior equilibrio alla struttura.
Tavole a tre strati per una posa ottimale
Vi chiederete perché parliamo di tavole a tre strati: la spiegazione è abbastanza semplice.
Dagli anni ’90 è entrato sul mercato un nuovo tipo di pavimento in legno che a tutt’oggi rappresenta la scelta migliore per stabilità, facilità di posa e tecnologia più avanzata. La struttura a tre strati rappresenta un passo avanti in quanto a stabilità della tavola, ma la vera svolta è stata la conseguente rivoluzione sui sistemi di posa. Il tre strati si può posare flottante e come abbiamo detto ha un meccanismo ad incastro tra asse e asse che permette al pavimento di essere semplicemente adagiato sul massetto senza ulteriori sistemi di fissaggio. L’unica eccezione è quella dell’utilizzo della colla vinilica per gli incastri tra tavola e tavola, colla che comunque non costituisce un pericolo di salute per la persona.
Pochi pavimenti possono garantire una materia prima di qualità e certificata sia nei processi produttivi che nell’ambiente e quindi nella tua salute finale.
Ci sono poi altri metodi di posa, la posa incollata e la posa inchiodata e inchiodata su magatelli.